L’eterno dilemma che gira attorno alla locazione è: quali sono le spese casa in affitto e come si dividono tra proprietario e inquilino?
Abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza sul tema e la risposta la trovi nelle prossime righe!
La divisione delle spese casa in affitto
Salvo accordi diversi (che devono essere riportati all’interno del contratto) la divisione delle spese casa in affitto è regolata da alcuni articoli del Codice Civile (1576 e 1609), che distinguono tra spese ordinarie e straordinarie.
- All’inquilino spetta la prima tipologia di spese, quelle ordinarie ossia la piccola manutenzione, che deriva dall’utilizzo dell’oggetto.
- Il locatore deve invece sostenere quelle di straordinaria manutenzione, che permettono alla casa di servire all’uso per cui è affittata e di solito comportano un costo elevato, rispetto al canone.
Un po’ fumose come definizioni? Vediamo qualche esempio di spese casa in affitto, sia ordinarie che straordinarie.
Le spese ordinarie sono relative a riparazioni, rinnovamento o sostituzione: si tratta di cose come il cambio di una lampadina, la sistemazione della maniglia di una porta ma anche la sostituzione di un sanitario, per esempio.
Al proprietario spettano interventi come il cambio degli impianti, lavori su lastrici, tetti e solai, interventi sulla muratura.
Oltre a quelle ordinarie e straordinarie ci sono altre tipologie di spese, vediamo insieme quali sono.
La tassa sui rifiuti
A chi spetta pagamento della tassa sui rifiuti dipende dalla durata del contratto di locazione:
- se inferiore ai sei mesi deve essere pagata dal proprietario di casa
- quando è superiore deve essere l’inquilino a provvedere al pagamento.
Le spese condominiali
Anche per quanto riguarda le spese condominiali, se i costi non sono pattuiti da contratto, la normativa stabilisce la divisione “generale” secondo cui quelli ordinari spettano all’inquilino e quelli straordinari al locatore.
L’affittuario dovrà pagare per la manutenzione (ordinaria) dell’ascensore, la pulizia delle scale, la lettura dei contatori, le utenze e i consumi relativi alle parti comuni.
Il proprietario partecipa solo in caso di interventi strutturali sulle parti comuni della costruzione.
All’interno di un condominio, tra le spese casa in affitto, rientrano anche quelle di portineria, come si suddividono queste?
In questo caso il conduttore deve sostenere il 90% delle spese, il resto spetta al locatore.
Sono in capo a quest’ultimo anche le spese per l’installazione degli impianti di illuminazione, videocitofono e allarme.
Spese casa in affitto: i danni
Vediamo ora uno degli incubi ricorrenti dei proprietari che danno la casa in locazione, i danni all’immobile.
Alla naturale scadenza del contratto avviene la consegna dell’immobile: in questo momento l’affittuario deve liberare la casa da tutti i suoi beni, lasciandola nelle stesse condizioni in cui l’ha trovata.
In caso di danni l’inquilino deve provvedere a sistemare il guasto che sia attribuibile alla sua responsabilità e questo vale sia per le spese ordinarie che per quelle straordinarie, che in condizioni “normali” spetterebbero al locatore.
Ovviamente questa è la teoria: sarà capitato anche a te di sentire fin troppe storie di proprietari “scottati” da locatari che hanno arrecato danni alla casa.
Quando succede bisogna sperare che la somma versata come caparra sia sufficiente a coprire tutte le spese di sistemazione, in caso contrario sarà il locatore a spendere di tasca sua per le riparazioni.
Non disperare e non rinunciare al tuo investimento, un modo per tutelarsi in caso di danni da parte dell’inquilino c’è!
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