Tipologie affitto: contratto transitorio, per universitari, turistico
Nel nostro precedente articolo abbiamo esplorato alcune delle principali tipologie di contratti di locazione disponibili in Italia, evidenziando le caratteristiche e le peculiarità di ciascuno. Abbiamo analizzato il contratto di locazione abitativa a canone libero e quello a canone concordato, soluzioni diverse che permettono a proprietari e inquilini di scegliere la formula più adatta alle loro esigenze.
Abbiamo visto quindi come il contratto a canone libero, con una durata minima di 4 anni rinnovabili per altri 4, offra una maggiore garanzia economica per il proprietario, ma con un impegno di lungo termine. Il contratto a canone concordato, invece, rappresenta una soluzione equilibrata per entrambe le parti, grazie a incentivi fiscali e a canoni calmierati stabiliti da accordi territoriali.
In questa seconda parte, ci concentreremo su altre tipologie affitto: il transitorio, quello per studenti universitari e infine quello turistico. Continua a leggere per approfondire ulteriormente le opportunità e le normative che regolano il mercato delle in Italia.
Tipologie affitto: il contratto transitorio
Tra le varie tipologie affitto un contratto di locazione ampiamente utilizzato è il contratto transitorio, che ha una durata inferiore ai quattro anni. Questo contratto è concepito per esigenze abitative temporanee ma non turistiche. Il proprietario dell’immobile quindi affitta l’abitazione per un periodo limitato, per soddisfare una specifica esigenza transitoria del conduttore. È una soluzione particolarmente utile per situazioni come necessità lavorative del locatario, che potrebbe doversi trasferire per lavoro per un periodo di poche settimane o mesi.
Il contratto di locazione transitorio deve essere redatto in forma scritta e registrato presso un ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate, pena la nullità. La registrazione è obbligatoria poiché la durata del contratto supera sempre i trenta giorni (la durata come abbiamo visto è limitata e va da un minimo di un mese a un massimo di diciotto).
Il transitorio non si rinnova automaticamente, ma può essere esteso fino a diciotto mesi se giustificato da specifiche esigenze del conduttore o del locatore, documentate nel contratto con una dichiarazione dettagliata. Le ragioni possono includere:
- Mobilità dovuta alla professione esercitata
- Apprendistato
- Formazione professionale
- Ricerca di soluzioni occupazionali
- Cure mediche
Questo tipo di contratto è perfetto per chi ha esigenze che non richiedono un soggiorno permanente: l’inquilino però deve sempre dimostrare la natura temporanea del proprio soggiorno.
Contratti locazione per studenti universitari
Il contratto di locazione per studenti universitari è pensato appositamente per gli studenti durante il periodo di studi, con caratteristiche che rendono la locazione più accessibile e conveniente.
La stipula di un contratto di locazione per studenti universitari richiede due presupposti essenziali:
- Lo studente deve aver registrato la sua residenza anagrafica in un Comune diverso da quello in cui si trova l’Università. Questa condizione deve essere chiaramente indicata in una clausola del contratto, poiché lo spostamento è ammesso solo per motivi di studio universitario.
- L’immobile locato deve trovarsi nel Comune dove ha sede l’Università, o in un Comune limitrofo. In alternativa, può essere nel Comune in cui si svolgono corsi universitari distaccati.
Tipologie contratti di affitto: l’uso turistico
Il contratto di locazione per uso turistico in Italia è progettato per soddisfare le esigenze di alloggio a breve termine di turisti e viaggiatori. Si tratta di una forma di affitto transitorio che permette alle parti di concordare liberamente la durata (meno di 30 giorni) e l’importo del canone (senza limiti o tabelle predefinite).
A differenza dei contratti tradizionali, quelli brevi possono essere soggetti a normative locali, specialmente in città turistiche. In mancanza di queste, si applicano le disposizioni del codice civile.
La cauzione, a discrezione del locatore, è variabile e può essere richiesta per eventuali danni o spese aggiuntive.
Di questa tipologia di contratto abbiamo già parlato, soprattutto in relazione alle ultime modifiche e novità del settore.
Tipologie affitto: alcune conclusioni
Nell’articolo abbiamo visto le tipologie affitto considerate più convenienti… ma che sono anche le più impegnative! Questi, a differenza di quelli a lungo termine, comportano infatti una serie di svantaggi.
In primo luogo non offrono la stabilità degli affitti a lungo termine: trovare ospiti frequentemente può richiedere tempo e sforzi costanti, si tratta di un lavoro a tutti gli effetti. In secondo luogo i proprietari devono essere pronti a gestire una serie di cambiamenti frequenti di inquilini, con tutto ciò che comporta in termini di comunicazione, manutenzione e pulizia dell’immobile. Infine con inquilini che cambiano spesso aumenta il rischio di danni e l’usura dell’immobile.
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